Strauss ed Hofmannsthal avevano un gran fiuto teatrale e conoscevano bene il mondo degli artisti. Nel Prologo, infatti, con grande finezza parodistica, ne hanno descritto i tic, le nevrosi, i vezzi, i timori, la capacità di meravigliare, divertire e commuovere anche al di fuori della scena. Dietro la scena gli artisti ripassano le parti, colgono i sentimenti, l’espressività del loro ruolo ma, umanamente, serpeggiano litigiosità, leziosità e gelosie assortite, vedi al proposito la sola...