Nell’infinita querelle che vede i fautori delle regie “tradizionali” invocare il rispetto di quanto prevede il libretto, con le sue didascalie, come mantra assoluto della volontà del compositore, la circostanza che certe scelte siano state dettate dalla censura dell’epoca passa sempre in secondo piano, soprattutto per quanto riguarda le opere di Verdi. In aggiunta al fatto che il suddetto rispetto assoluto, chissà perché debba riguardare solo scene e costumi, ed è quindi necessario che...