Questo matrimonio non s'ha da fare | |
Melologo per voce recitante e pianoforte su I promessi sposi di Alessandro Manzoni
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voce recitante | Ettore Bassi |
compositore al pianoforte | Marco Beretta |
regia |
Alberto Oliva
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produzione Nel Pozzo del Giardino APS – Musica e Servizi |
“Nell’anno in cui si celebrano i 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni ho voluto rendere omaggio alla sua arte componendo un melologo per voce recitante e pianoforte sui versi tratti dalla sua opera più famosa, che tutti studiamo a scuola, spesso senza riuscire a capirne pienamente la grandezza. Ho scelto di comporre un melologo perché è un genere musicale che non sacrifica la parola ma anzi la esalta, come fosse una colonna sonora alle immagini che da essa scaturiscono.” con queste parole Marco Beretta, compositore, pianista e direttore d’orchestra, descrive brevemente le ragioni che l’hanno ispirato verso la creazione del melologo che ieri sera è andato in scena al Teatro Franco Parenti di Milano.
Beretta, autore sia delle musiche sia della riuscitissima riduzione del romanzo manzoniano per voce recitante, è stato affiancato da Ettore Bassi il quale si è reso protagonista di un’interpretazione di davvero alto livello. L’attore pugliese ormai noto al grande pubblico per i numerosi impegni avuti negli anni tra cinema e TV, per circa un’ora e mezza ha recitato i versi tratti da I promessi sposi, catalizzando il pubblico in virtù di un uso magistrale della voce, degli accenti, del fraseggio, variando di intensità al variare degli stati d’animo e donando una timbrica diversa per ogni personaggio.
Di grandissimo impatto la musica di Marco Beretta, coinvolgente, potente nel sottolineare i molteplici passaggi drammatici della vicenda, diremmo quasi monumentale sotto l’aspetto meramente compositivo; caratteristiche certamente esaltate dall’esecuzione dello stesso autore al pianoforte. La vena compositiva di Beretta non è mai banale, ha una sua originalità e, come avvenne in occasione del Requiem Covid-19 ascoltato a Piacenza, ci siamo ritrovati a pensare quanto potrebbe essere interessante una nuova opera lirica a sua firma.
Positivo il tocco registico affidato a Alberto Oliva che con un suggestivo utilizzo delle luci ha contribuito a creare atmosfere adeguate.
Il teatro gremito vedeva un’importante presenza di giovani studenti di medie e superiori concentrati per tutta la durata del melologo ed al termine partecipi nel decretare il meritato successo ai due protagonisti.
La recensione si riferisce allo spettacolo del 30 ottobre 2023.
Danilo Boaretto