Autore | Paolo Petronio |
Titolo | Alfredo Catalani |
Collana | Personaggi della Musica |
Editore | Zecchini |
ISBN | 978-88-6540-111-8 |
Formato | 17 x 24 |
Prezzo | euro 25 |
I risultati di una fulminea ricerca su Operabase sono illuminanti: Alfredo Catalani è un compositore dimenticato o quasi e delle sue opere solo La Wally è rappresentata, seppure raramente. Al momento in cui scrivo queste righe in due allestimenti diversi a Dallas e Mannheim, da oggi al marzo 2015. Poi il nulla.
Questo libro di Paolo Petronio, dedicato non a caso alla memoria di Alfredo Catalani, è uno strumento indispensabile per chi voglia capire meglio i motivi che sono alla base di questa specie di esilio culturale e anche per coloro che già amano il compositore e intendano approfondirne la conoscenza.
Da un certo punto di vista è anche la storia di un innamoramento, perché Petronio stesso ci spiega come da adolescente fu folgorato dalla musica della Wally. L’aneddoto, curioso, fa riflettere anche perché apre uno squarcio su di un mondo che è andato scomparendo: quello delle sere passate ad ascoltare la radio, con la madre che approfitta del momentaneo smarrimento del giovane ascoltatore per riflettere sulle radici della propria famiglia e rinsaldarle in un ideale passaggio di testimone.
L’affetto sfrenato per il compositore, l’amore per l’artista, fanno però solo da sfondo a un’analisi serena e oggettiva della musica di Catalani, autore in qualche modo mitteleuropeo per studi e affinità elettive.
Nel libro si ripercorre anche la “rivalità” con il Grande Lucchese, Giacomo Puccini. E si nota più volte come Catalani, al di là del valore artistico assoluto, sia stato e sia tuttora vittima di pregiudizi o meglio di giudizi negativi espressi da personaggi di grande successo e popolarità che ne hanno decretato l’ostracismo: Giuseppe Verdi in primis.
Il volume è sostanzialmente diviso in tre parti.
Nella prima si trova una preziosa biografia e poi si passa all’analisi, colta e documentata con numerosi esempi tratti dalle partiture, delle opere liriche. Nell’ultima parte si affrontano le altre composizioni: la musica sinfonica, la musica da camera e le liriche per canto e pianoforte. Non manca, ovviamente, la discografia.
La speranza e l’augurio sono che anche attraverso la lettura di questo libro la musica di Alfredo Catalani possa trovare una maggiore diffusione e un rilancio, magari su palcoscenici prestigiosi e con interpreti adeguati.
Paolo Bullo