Per due settimane, a partire dall’undici ottobre 2008, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino prova a trasformarsi in un teatro di repertorio, come il MET o la Staatsoper di Vienna, un parentesi sperimentale alla consueta fisionomia di teatro di produzione, tipica dei teatri della nostra penisola. Si alterneranno tre nuove produzioni di tre opere di grande richiamo, nazional popolari le chiamerebbe qualcuno, come se ciò fosse in sé una diminutio, come TOSCA, BOHEME e CAVALLERIA RUSTICANA, e due balletti tratti dai verdiani VESPRI SICILIANI e AIDA che andranno a formare assieme alla Cavalleria una curioso dittico lirico-coreutico.
Il teatro sarà dunque aperto per undici sere consecutive e in uno stesso fine settimana sarà possibile assistere a tre spettacoli diversi in tre diverse sere. Per rendere possibile questo, dato che il palcoscenico del teatro del Maggio non è attrezzato per poter gestire più spettacoli complessi contemporaneamente, sono stati studiati tre nuovi agili allestimenti rapidamente intercambiabili, “a basso costo per il Maggio” affidati al regista argentino Mario Pontiggia e allo scenografo Francesco Zito.
Questo progetto è stato fortemente voluto dal sovrintendente Francesco Giambrone e dal direttore artistico Paolo Arcà che cosi commentano l’iniziativa:
"Si tratta di un progetto innovativo e sperimentale - dice Giambrone -, che propone un modello nuovo di programmazione, e può modificare le modalità di fruizione del teatro lirico, anticipando la linea progettuale artistica che impronterà il nuovo Teatro del Maggio che dovrà essere aperto tutte le sere: iniziamo con dodici serate, che potranno anche aumentare."
"Una proposta di teatro di repertorio "all'italiana" - aggiunge Arcà - che va ad affiancarsi alla tradizionale Stagione e, nel caso di Firenze, alle caratteristiche ancora differenti del Festival, realizzando nei fatti una propria missione di teatro nazionale con titoli italiani. L'aver affidato scene e regie agli stessi artefici consente una forte componente unitaria: gli spettatori vedranno tre allestimenti differenti, ma con un impianto tecnico di base che li renderà compatibili anche su un palcoscenico che non è pensato per il repertorio, con la certezza comunque di una cifra qualitativa alta di tutte le produzioni, assicurata da adeguato periodo di prove, che inizieranno già a metà settembre".
Nomi noti e giovane speranze si affiancheranno sul palcoscenico fiorentino: Floria Tosca sarà Daniela Dessì, accanto a lei il Cavaradossi di Marco Berti e lo Scarpia Alberto Mastromarino; in Cavalleria Fabio Armiliato sarà Turiddu , Marianne Cornetti sarà Santuzza, ed il giovane e promettente Silvio Zanon sarà Alfio. La grande Viorica Cortez torna a Firenze come Mamma Lucia per un cammeo di lusso; in Boheme, saranno invece impegnati Maria Luigia Borsi e Luca Salsi. Nomi meno noti al pubblico fiorentino si alterneranno invece sul podio: si tratta di tre giovani italiani che dirigono frequentemente repertorio italiano all'estero: per Boheme Giampaolo Bisanti, Pietro Rizzo, direttore principale al Musiktheater di Essen per Cavalleria, e Antonio Pirolli, già direttore musicale dei Teatri dell'Ankara e di Istanbul dirigerà Tosca.
Questa iniziativa oltre ad essere una specie di test, in vista di un teatro aperto tutto l’anno, mira anche a portare nuovo pubblico a teatro, specialmente i giovani. Per questo motivo i prezzi saranno ridottissimi: da un minimo di 10 euro ad un massimo di 50, con la possibilità di ulteriori riduzioni per chi acquista carnet per più spettacoli; la vendita inizierà sabato 1° marzo, sia al botteghino che su internet, in quest'ultimo caso senza diritti di prevendita.
Un’iniziativa questa che conferma la tendenza del Teatro del Maggio a configurarsi in un certo qual senso al di fuori degli schemi tipici del mondo teatrale italiano, mostrando vivo interesse per quelle che sono le realtà musicali al di fuori del paese.
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Edoardo Saccenti